Published On: ven, Ott 25th, 2013

Esperienze di vita in Austria. Il colore di Vienna è azzurropillin

Dopo alcune interviste molto interessanti a persone innamorate ed entusiaste dell’Austria questa volta abbiamo lasciato spazio per sentire anche un’altra versione, una più malinconica e che nonostante la perfezione austriaca forse…ma non voglio togliervi il gusto di leggere l’intervista. Vediamo la sua carta d’identità per conoscerla meglio.

ID-azzurropillin

Ciao Silvia, siamo venuti a conoscerti tramite il tuo blog Azzurropillin, ci puoi dire da quanti anni vivi in Austria e come ci sei arrivata? Cosa fai adesso?

Vivo a Vienna da tre anni. Ci sono arrivata per amore. O forse per ingenuità. Comunque seguendo il mio fidanzato matematico nel momento in cui ha ottenuto un buon lavoro qui. Ora, dopo aver capito che insegnare italiano non è il mestiere che fa per me, a dispetto delle certificazioni che mi consentirebbero di farlo, lavoro come cameriera.

Spesso Vienna viene messa in cima alla lista delle città per la qualità della vita come in questo articolo di Italiansinfuga, qual è la tua opinione personale a riguardo? Pensi che la qualità di vita sia davvero superiore? E perché?

Vienna è una bella città, i mezzi di trasporto funzionano ottimamente, il livello di disoccupazione è tra i più bassi d’Europa, la sanità è molto buona, le strade sono pulite, e tutto sembra perfetto. Ma è solo questo che fa la qualità della vita? Non è anche avere una rete di relazioni amicali e parentali? Poter parlare e farsi capire da tutti, utilizzando una lingua ricca e viva e conosciuta e non una lingua ridotta a una brutale essenzialità, per il fatto che è straniera? Non è anche camminare per strade conosciute? Scambiare due parole con il panettiere che ti conosce da quando sei nata? Guardare un paesaggio familiare e sentirsi a casa?

Da quanto tempo hai il blog Azzurropillin, perché si chiama così e cosa racconti? Come e perché hai iniziato questo blog?

Azzurropillin è semplicemente il blog in cui racconto la mia vita. Ci scrivo  dal 2007 in modo abbastanza continuativo. A volte quotidiano a volte più sporadico. Da fine 2010 è anche, suo malgrado, il blog di un’espatriata. Ho iniziato a scriverci dopo essere stata lettrice di altri blog. È un bel modo di tenere traccia di sé, dei propri passi, per mettere ordine ai pensieri, permettere ad amici e parenti di sentirti vicino anche se sei lontano.

Hai scritto un libro che si chiama “Sono uno scrittore e nessuno mi crede”, di cosa parla e come è nata l’idea? C’è un po’ di Austria in questo libro?

Sono uno scrittore ma nessuno mi crede” è un manuale di scrittura. È una raccolta di consigli su come scrivere un romanzo e su come presentarsi a un editore. È anche un manuale sull’esordire. Vi sono raccolte alcune interviste a editor e scrittori su questo tema. Di Vienna e dell’Austria non c’è traccia anche se è proprio qui che è stato pensato e scritto. Anche se è da qui che seguo i suoi timidi passi verso i lettori.

Secondo te quali sono le possibilità per un italiano di trovare lavoro a Vienna con inglese scolastico e zero tedesco?

Conosco persone che sono arrivate a Vienna senza sapere una parola di tedesco né di inglese e se la sono cavata comunque. A me sembra una scelta totalmente irresponsabile. Soprattutto se non si hanno vent’anni.

Non conoscere la lingua è un limite grossissimo che costringe, in ambito lavorativo, ad accettare qualunque condizione. È pieno di italiani pronti a sfruttare i propri connazionali, nelle cucine dei ristoranti, ad esempio. Senza conoscere il tedesco, piuttosto che andare in Austria, cercherei qualcosa nelle altre diciannove regioni d’Italia.

Don Milani diceva: “L’operaio conosce 100 parole, il padrone 1000, per questo è lui il padrone”. Non è sempre vero, ma certamente in un paese straniero, se non si hanno parole per far valere i propri diritti, non si farà altro che subire dei soprusi.

Che consigli vorresti dare a chi per la prima volta considera l’idea di venire a vivere in Austria? Quali sono i primi passi che dovrebbe fare una persona prima di trasferirsi e appena trasferita?

Prima di trasferirsi consiglierei a chiunque di leggersi questo post. Si pensa che all’estero sia tutto meglio e tutto più facile. Non è affatto vero.

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