Published On: mer, Ago 19th, 2015

Carletti, il Pallavolista ex nazionale ora Campione d’Austria

Erano un paio di anni che vivevo a Innsbruck, un giorno una mio collega che era coinvolta nell’organizzazione delle partite della squadra di pallavolo di Innsbruck ci diede dei VIP pass per una partita. Fu una bellissima esperienza, la squadra giocava nella palestra dell’università e il tifo era molto caloroso, addirittura un gruppo con tamburi e un paio di striscioni. Notammo subito il giocatore numero 2, Carletti, un italiano delle Marche. Barba folta e faccia simpatica da bonaccione è stato difficile non tifare per lui, infatti non ce l’abbiamo fatta a trattenerci. Ad un certo punto non ci perdevamo più una partita, ma non andavamo a vedere la squadra, andavamo solo per lui a supportare il tricolore. Ora dopo un infortunio purtroppo non gioca più ma ha deciso di mettere la sua esperienza a disposizione di altri e si è ritrovato a fare l´allenatore della squadra di Graz. Ci facevamo foto con lui ed era di una disponibilità incredibile…allora mi sono detto perchè non approfittare un po’ di questa disponibilità e fargli una intervista? Ed eccoci qua 🙂

Quanti anni avevi e come sei approdato in Austria?

Nel 2008 a 26 anni. Il mio manager mi chiamó e mi disse se volevo andare a giocare ad Innsbruck. Io d’istinto risposi subito di si. Avevo sentito parlare di Innsbruck riguardo agli afroraduni.

ahahahahaa ma davvero ad un afroraduno hai sentito parlare di Innsbruck, un paese fra le montagne?
Io sono di Falconara Marittima in provincia di Ancona e li tutti ascoltano la musica Afro. Ovvero un mix di AXE brasiliana, cumbia argentina, musica Balcana e tanti altri stili. La musica afro in realtà racchiude tanti stili proprio come la nostra mamma Africa:-). Ad Innsbruck c’è un’afro raduno gigantesco ogni anno a Giugno e infatti molti miei compaesani negli anni ci sono stati e quando gli dico che ho vissuto ad Innsbruck incominciano a raccontare nostalgici la loro avventura. Io prima di venirci a giocare non c’ero mai stato ma avevo sentito parlare dell’afro raduno! E per quello dissi subito di si al mio manager 🙂 Poi all’afro raduno non ci sono mai stato in 6 anni!
Sei arrivato a Innsbruck, che effetto ti ha fatto una nuovo posto, una nuova squadra. Come sei stato accolto?

Bene! Ero stanco del sistema pallavolistico italiano. Mi era già capitato di giocare in una squadra e non essere pagato. Avevo intuito che la situazione sarebbe solo peggiorata. Ad Innsbruck mi sono trovato fin da subito molto bene ma fare il mio lavoro è un privilegio e essere accolto come un giocatore straniero in una squadra della città è una storia a parte.

E poi è arrivato l´infortunio…come ha cambiato la tua vita?

L’infortunio mi ha fatto smettere di giocare. Ma in realtà l’infortunio me lo sono cercato inconsciamente perché mi ero stufato. Alcune cose non mi andavano più giù. E il mio cervellino ha lavorato segretamente alle mie spalle facendomi infortunare perché altrimenti avrei avuto un’esaurimento nervoso 🙂 Comunque se mi fossi fatto male in Italia mi sarei ritrovato in mezzo ad una strada, in Austria come sportivo sono riconosciuto come lavoratore mentre in Italia la pallavolo è considerato uno sport dilettantistico e quindi non c’è nessuna tutela sui giocatori. (Attenzione questo è un discorso complesso e non è l’intervista per parlarne. Non prendetela come: “Visto! In Italia fa tutto schifo e in Austria funziona tutto!” In realtà il sistema sportivo italiano è molto evoluto sotto alcun aspetti e quello austriaco non ancora.) Comunque, essendo considerato un lavoratore mi sono iscritto all’AMS per fare un corso di tedesco e come mi piace raccontarla, una mattina mi sono ritrovato in fila con tanti altri stranieri come me all’ufficio di collocamento e mi è saltato in mente che anche un’anno prima ero in fila, ma sotto rete per dare la mano ai migliori giocatori del mondo in champions league! Il senso è che non sai mai quello che la vita ti riserva. Ma niente è mai davvero drammatico perché in realtà è sempre tutto molto ironico. Se ti sai sporcare le mani, non c’è catastrofe che ti può uccidere:-) Al corso di tedesco il mio compagno di banco si chiamava Cia. Un ragazzo iracheno che per arrivare in Austria era venuto a piedi attraversando la Turchia per imbarcarsi da clandestino in una nave fino a Venezia e poi in un camion per l’Austria. Gli chiesi: “Ma perché non ti sei fermato in Italia?” Mi rispose: “Mi ero informato che era meglio arrivare qui in Austria.” Cia veniva al corso ogni giorno in giacca e cravatta. (Attenzione solito discorso come prima. Tema scottante, situazione complicata. Ho solo voluto condividere un’aneddoto)

È stato difficile ricominciare? Non ti sei spaventato a rimanere senza lavoro? Cosa hai fatto dopo il corso di tedesco?

In realtà già durante il corso di tedesco stavo pensando di ritornare in Italia. Come ho detto fare il giocatore e’ una cosa a se. L’idea di essere in Austria non più per la pallavolo ma per sopravvivere mi faceva abbastanza rabbrividire 🙂 Poi a Aprile a fine corso un mio ex compagno di squadra austriaco mi telefonò. Pensavo volesse chiedermi come stavo, come me la passavo e invece mi chiese subito se volevo essere l’allenatore di Graz. Per la seconda volta accettai d’istinto ad una chiamata austriaca.

Graz

Che differenze ci sono fra il mondo della pallavolo italiana e austriaca?

La pallavolo in Italia è veramente uno sport evoluto. Il livello è più alto. I migliori allenatori sono ancora gli italiano credo. Proprio pochi giorni fa l’under 18 femminile ha vinto il campionato del mondo. Qui sotto alcuni aspetti sono ancora indietro ma pronti a cambiare 🙂

Insomma sempre proprio una favola la tua storia, non hai rimpianti o qualcosa che faresti diversamente?

In realtà no. Tutto quello che mi è successo mi ha portato a dove sono adesso. Aver fatto qualche scelta diversa in passato avrebbe cambiato il presente. Ritorno al futuro insegna!

Meglio Innsbruck o Graz?

Meglio Graz! La città in cui gioco o alleno è sempre la migliore!

Ultima domanda…per gli sportivi che vogliono venire in Austria a proseguire la loro carriera hai dei consigli?
 Se siete dei giocatori di pallavolo e alti due metri contattatemi 🙂 scherzi a parte il calcio ha dei buoni stipendi anche nelle categorie più basse. La pallamano ha un buon livello. Interessante per i giovani è venire qui per studiare e giocare. Comunque uscire di casa da mamma e papà, in generale fa sempre bene.
Leggi anche in tedesco l’articolo sul Kleine ZeitungGraz ist für mich wie ein kleines Italien

Carletti e la sua squadra vincitrice della coppa d'Austria

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