Published On: lun, Feb 9th, 2015

5 luoghi comuni da sfatare sugli austriaci

Trovarsi fuori dai confini della propria nazione non è sempre facile, e tutto si complica nel momento in cui l’espatrio avviene più che per desiderio, per necessità, e ancor peggio se di vitale importanza. Nonostante ci troviamo in quest’era altamente tecnologica, dove apprendere qualsiasi fonte di informazione è a portata di click, spesso trascuriamo il fattore umano. Infatti la decisione di trasferirsi all’estero è molto spesso presa “a tavolino”, sopratutto in età non più troppo giovane, ma un conto è fare una bella lista di pro e contro dei due paesi, mentre tutt’altra faccenda è poi rapportarsi a livello umano con un popolo, lingua, mentalità ed usanze completamente diverse dai propri. Qualsiasi previsione, ipotesi, idea o supposizione può ribaltarsi nel giro di poco tempo, facendoci apparire il paradiso tanto sognato, come un vero e proprio inferno.

Fra i luoghi comuni, di cui mi hanno chiesto conferma, fra i più “gettonati” ci sono sicuramente i seguenti, ma ovviamente questo è solo il mio punto di vista, dettato dalla mia esperienza personale, che nulla vuole togliere a chi purtroppo non ha avuto un approccio positivo.

Gli austriaci sono “gente triste”

Devo dire che spesso e volentieri quando girovago in compagnia per le vie, o ci si rilassa in un locale, ogni tanto mi sento “osservata” e mi accorgo chttp://www.dreamstime.com/stock-images-woman-screams-ear-man-megaphone-image19397314he i decibel della mia voce sono più alti della media. Ahimè provengo da un luogo molto “caciarone”, ma il tono della voce, la compostezza, o il rispetto delle regole (a cui noi italiani non siamo propriamente abituati) non determinano certo l’allegria, o la giovialità della persona. Provate a tirar fuori dal cilindro una ricorrenza per poter festeggiare, accompagnata con un’immancabile birra e si salvi chi può! Vedrete una metamorfosi degna del dottor Jekyll e misterHyde.

“Gli austriaci sono persone fredde”

In questo caso, sono stata davvero fortunata! A parte alcuni casi rari, posso contare un vasto numero di sorrisi e gentilezze che ho ricevuto da quando scorrazzo per le loro strade.Stronzamiche_recensioen-300x296

Intendiamoci, lo strxxxo-testa di bip lo si trova ovunque. Occorre partire senza i paraocchi, senza idealizzare nulla e nessuno, aspettandosi pregi e difetti, perché tutti li hanno. Non ho scoperto l’acqua calda, ma semplicemente ho vissuto un forte entusiasmo iniziale, che mi ha fatto essere un po’ più cieca e meno obiettiva, molto dettato anche dai luoghi comuni che girano proprio su internet, dove si enfatizza o denigra in maniera eccessiva, non il singolo che ha compiuto l’azione, ma facendo di tutta un’erba un fascio.

“Sono razzisti”

A mio avviso, razzismo è una delle parole più critiche di questo momento storico. Occorre stare sempre molto attenti a come la si utilizza, perché il metro di giudizio è molto sottile, soggettivo, tendendo a sollevare polemiche ed infinite discussioni nel web. Sicuramente c’è chi lo ha subìto, ma duole constatare che diversi italiani non lo hanno subìto dai natii, ma anche dai propri connazionali precedentemente espatriati, e personalmente, a me mette più tristezza quest’ultimo. Poi è indubbio che in ogni paese, ci sia la sua fetta di razzisti. Ciò che resta evidente agli occhi di tutti è, che in un mercato del lavoro in continuo movimento, gli italiani stanno continuamente incrementando la percentuale di presenza straniera in Austria.

…per loro resti e resterai sempre un “Ausländer”

Adoro la mia bella terra italiana e “si!” mi sono innamorata dell’Austria…e forse domani mi innamorerò anche di qualche altro paese. Ma fuori dai confini italiani, sono e resterò sempre un Ausländer. Se sono nata italiana posso anche imparare perfettamente lingua, storia, geografia e chi più ne ha più ne metta di un altro stato, ma sempre italiana rimango. Una simpatizzante-adottata, magari diciamo un po’ affettuosamente “imbastardita”, ma sempre italiana. Ma poi vorrei sapere perché dovrei perdere la mia “italianità”?

“L’Austria va bene per i pensionati”

Dopo il giro di boa agli anta, qualche differenza si comincia a sentirla, ma credo occorra prima di tutto capire quale sia il tipo di divertiscalatoremento che la persona cerca. Conosco studenti universitari, che si sono dati alla pazza gioia fra feste, pub e ricorrenze varie, ma se cercate la classica riviera romagnola, dove basta girare l’angolo per  imbattersi in una discoteca, purtroppo ve lo potete scordare. I più sportivi potranno invece sbizzarrirsi con palestre, corsi specializzati (dal nuoto allo scherma) e sopratutto attività e sport immersi nella natura, come bike-tour, passeggiate sui sentieri per i saliscendi austriaci con diverse difficoltà, tutti ampiamente e chiaramente segnalati. Ma anche arrampicate, rafting, equitazione, gli immancabili sci, bob e slittino nella miriade di piste sparse un po’ ovunque.

Sicuramente la scelta di un piccolo centro abitato e per giunta un po’ isolato, non favorirà la vita mondana, ma per chi sceglie città un po’ più “importanti” la gamma di offerte e la varietà saranno maggiori.

Ogni paese-popolazione ha il proprio concetto di divertimento, non resta che provare, augurandovi che la vostra esperienza faccia pendere il piatto della bilancia sugli aspetti positivi.

Austria-Mountains

 

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About the Author

- Vivo divisa fra Austria-Italia, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Per cui se posso rendere più semplice la vita a qualcuno, non mi tiro certo indietro.