Intervista alla cuoca di Scappiamo in Cucina
Navigando su internet, curiosando qua e là, mi sono imbattuta in un post che ha attirato subito la mia curiosità. Adoro ascoltare e leggere i racconti del vissuto delle persone, c’è da imparare davvero molto da essi e proprio ora, che da poco tempo ho iniziato questa mia avventura austriaca, non potevo non essere attratta dal blog di una persona che ha vissuto tanti anni proprio qui in Austria.
Così, mi sono permessa di contattarla privatamente ed ho avuto la piacevole sorpresa di colloquiare con una giovane donna molto gentile, carina ed aperta al confronto. Una chiacchiera tira l’altra ed ogni barriera di distanza viene sgretolata…
A questo link potete trovare tutte le ricette della cuoca Roberta.
Ciao Roberta quanti anni hai e quanti ne avevi quando sei partita per l’ Austria?
Ho 37 anni e mi sono trasferita in Austria per la prima volta a 18 dopo la maturità. Ho frequentato il Liceo linguistico a Parma e sono venuta a Salisburgo la prima volta con le vacanze studio in estate per 3 settimane, alloggiando in famiglia – quelli che anni dopo sarebbero diventati i miei futuri suoceri.
Come mai ti sei trasferita a Salisburgo?
Dopo la maturità mi sono trasferita a Salisburgo, per migliorare il tedesco, ho lavorato in diversi locali nella ristorazione e successivamente ho iniziato a frequentare l’università. Non mi reputo un’emigrante per lavoro, perché negli anni ’90 la crisi non si sentiva ancora, ma ero una ragazza che voleva vedere il mondo, assaporare l’indipendenza, conoscere altre culture e fare nuove esperienze.
Perché hai scelto proprio Salisburgo?
…ma poi dopo gli studi hai deciso di rimanere, come mai?
Ora sei di nuovo in Italia…
Da questo tuo amore per l’Austria hai intrapreso due progetti, una rubrica di cucina ed un blog. Come nasce la tua rubrica di cucina?
La rubrica di cucina nasce da un modernissimo contatto virtuale con la vice redattrice del sito Scappiamo in Austria. Da un confronto culturale e personale è nata, chattando e chiacchierando, dapprima un’idea che è diventata un vero e proprio progetto che riunisce la mia passione per la cucina con l’amore per l’Austria. Vorrei ringraziare Clò per avermi “trovato” e contattato, Enzo per aver appoggiato e reso possibile il tutto sul suo sito ma anche e soprattutto mia suocera, che è stata la prima persona ad avermi avvicinato “ai tempi” alla cucina austriaca in un vero e proprio scambio cultural-culinario, con la quale cucinavo un piatto italiano e uno austriaco.
E l’origine del tuo blog?
Il “mio” blog è la maturazione di esperienze vissute, persone conosciute, considerazioni personali che sono maturate nel tempo. Con due trasferimenti alle spalle, dall’Italia all’Austria e dall’Austria all’Italia 12 anni dopo, l‘ Austria è diventata la mia seconda casa…e nonostante mi consideri sempre italiana, l’Austria con la sua cultura e la sua storia fa un po’ parte di me e della mia vita. Nel frattempo mi sono trasferita in Italia e ho gestito un albergo con mio marito. La cucina mi ha sempre appassionato e in questi quattro anni mi sono documentata e arricchita e sperimentato… finché per forza di cose non abbiamo dovuto cedere l’attività. Una cara amica mi ha fatto alcune sue considerazioni, dicendomi quanto fosse peccato abbandonare tutto quello che avevo raggiunto e che avrei dovuto continuare, anche se non come cuoca (che non sono!). Forse il suggerimento del blog è venuto da questa amica, non ricordo bene, ho interiorizzato talmente la cosa che la reputo una decisione mia…
Cosa vuoi trasmettere attraverso il blog?
Nelle cerchie dei nostri amici si raccontano degli aneddoti di vita vissuta, delle considerazioni sulla diversità e sulla somiglianza delle due culture con cui si è a contatto. Ho sempre cercato di giustificare i clichées che derivano dagli shock culturali, presentandoli da un altro punto di vista (quando si parte molto giovani si è più aperti mentalmente e si impara di più dall’altro).
Con il mio blog, vorrei riunire cultura, aneddoti, considerazioni, cucina, sport, paesaggio, storia e anche un po’ di musica – Salisburgo ha Mozart e noi abbiamo Verdi.