Published On: lun, Dic 15th, 2014

Intervista alla cuoca di Scappiamo in Cucina

Navigando su internet, curiosando qua e là, mi sono imbattuta in un post che ha attirato subito la mia curiosità. Adoro ascoltare e leggere i racconti del vissuto delle persone, c’è da imparare davvero molto da essi e proprio ora, che da poco tempo ho iniziato questa mia avventura austriaca, non potevo non essere attratta dal blog di una persona che ha vissuto tanti anni proprio qui in Austria.

Così, mi sono permessa di contattarla privatamente ed ho avuto la piacevole sorpresa di colloquiare con  una giovane donna molto gentile, carina ed aperta al confronto. Una chiacchiera tira l’altra ed ogni barriera di distanza viene sgretolata

A questo link potete trovare tutte le ricette della cuoca Roberta.

Ciao Roberta quanti anni hai e quanti ne avevi quando sei partita per l’ Austria?

Ho 37 anni e mi sono trasferita in Austria per la prima volta a 18 dopo la maturità. Ho frequentato il Liceo linguistico a Parma e sono venuta a Salisburgo la prima volta con le vacanze studio in estate per 3 settimane, alloggiando in famiglia – quelli che anni dopo sarebbero diventati i miei futuri suoceri. 

Come mai ti sei trasferita a Salisburgo?

Dopo la maturità mi sono trasferita a Salisburgo, per migliorare il tedesco, ho lavorato in diversi locali nella ristorazione e successivamente ho iniziato a frequentare l’universitàNon mi reputo un’emigrante per lavoro, perché negli anni ’90 la crisi non si sentiva ancora, ma ero una ragazza che voleva vedere il mondo, assaporare l’indipendenza, conoscere altre culture e fare nuove esperienze.

Perché hai scelto proprio Salisburgo?
Ho scelto proprio Salisburgo perché la conoscevo sommariamente dalle vacanze e quindi avevo una famiglia a cui appoggiarmi in caso di difficoltà. Salisburgo è una delle città più vivibili d’Europa, a misura d’uomo.  All’epoca avevo acquistato una bella mountain bike usata ad un prezzo buono e “macinavo” km su km  per andare al lavoro, per uscire con gli amici, per fare spesa, per andare in piscina o al Waldbad; Salisburgo è pianeggiante ed organizzatissima come piste ciclabili.
…ma poi dopo gli studi hai deciso di rimanere, come mai? 
Lavoravo in un ambiente internazionale e lì ho conosciuto il mio “primo” ragazzo, un austriaco, motivo per cui sono rimasta definitivamente, e mi sono iscritta all‘università.Ma a 19/20 anni l’amore è libero e la vita lunga e come tante storie è finita anche la mia. Nell’ambiente universitario (cioè alle feste della Publizistik e della Nawi) ho rincontrato diverse volte il figlio della famiglia presso cui sono stata in vacanza studio, e tra una birra, una chiacchiera, un po’ di filosofia sul mondo è scappato un bacio

…poi è scappato un appartamento, poi un matrimonio, anzi due (in comune ed in chiesa), tanto per dire che “cucito due volte tiene meglio” – ” Zweimal genaeht, haelt besser”  e poi una figlia bellissima…
Ora sei di nuovo in Italia…
dopo tanti anni ribelli, viene nostalgia di casa, che mi ha colto in un momento particolarmente delicato della mia vita. Così, dopo diverse valutazioni con il mio italofilo marito, abbiamo preso la decisione di trasferirci in Italia.
Da questo tuo amore per l’Austria hai intrapreso due progetti, una rubrica di cucina ed un blog. Come nasce la tua rubrica di cucina?

La rubrica di cucina nasce da un modernissimo contatto virtuale con la vice redattrice del sito Scappiamo in Austria. Da un confronto culturale e personale è nata, chattando e chiacchierando, dapprima un’idea che è diventata un vero e proprio progetto che riunisce la mia passione per la cucina con l’amore per l’Austria. Vorrei ringraziare Clò per avermi “trovato” e contattato, Enzo per aver appoggiato e reso possibile il tutto sul suo sito ma anche e soprattutto mia suocera, che è stata la prima persona ad avermi avvicinato “ai tempi” alla cucina austriaca in un vero e proprio scambio cultural-culinario, con la quale cucinavo un piatto italiano e uno austriaco. 

E l’origine del tuo blog?

Il “mio” blog è la maturazione di esperienze vissute, persone conosciute, considerazioni personali che sono maturate nel tempo. Con due trasferimenti alle spalle, dall’Italia all’Austria e dall’Austria all’Italia 12 anni dopo,  l‘ Austria è diventata la mia seconda casa…e nonostante mi consideri sempre italiana, l’Austria con la sua cultura e la sua storia fa un po’ parte di me e della mia vita. Nel frattempo mi sono trasferita in Italia e ho gestito un albergo con mio marito. La cucina mi ha sempre appassionato e in questi quattro anni mi sono documentata e arricchita e sperimentato… finché per forza di cose non abbiamo dovuto cedere l’attività. Una cara amica mi ha fatto alcune sue considerazioni, dicendomi quanto fosse peccato abbandonare tutto quello che avevo raggiunto e che avrei dovuto continuare, anche se non come cuoca (che non sono!).  Forse il suggerimento del blog è venuto da questa amica, non ricordo bene, ho interiorizzato talmente la cosa che la reputo una decisione mia… 

Cosa vuoi trasmettere attraverso il blog?

Nelle cerchie dei nostri amici si raccontano degli aneddoti di vita vissuta, delle considerazioni sulla diversità e sulla somiglianza delle due culture con cui si è a contatto. Ho sempre cercato di giustificare i clichées che derivano dagli shock culturali, presentandoli da un altro punto di vista (quando si parte molto giovani si è più aperti mentalmente e si impara di più dall’altro).

Con il mio blog, vorrei riunire cultura, aneddoti, considerazioni, cucina, sport, paesaggio, storia e anche un po’ di musica – Salisburgo ha Mozart e noi abbiamo Verdi. 

 Vorrei comunicare il trait-d’union tra queste due culture, vorrei trasmettere un po’ di me stessa, vorrei mostrare le bellezze dell’Austria e le bellezze dell’Italia, diverse tra di loro ma con molti punti in comune. Vorrei anche mostrare le differenze mettendo l’accento sul fatto che non sono necessariamente negative, ma con un po’ di comprensione si può accettare anche un modo di interagire diverso, ad es. l’approccio austriaco per gli italiani è molto freddo, l’approccio italiano per gli austriaci è molto invadente… si può riuscire a trovare un modo di comunicare?!
Sottolineo che non voglio insegnare niente e che i miei post sono personali e non trattati scientifici, quindi ben venga il confronto, esperienze e considerazioni diverse dalla mia. Vorrei rivolgermi soprattutto a chi si è confrontato con culture diverse dalla propria, indipendentemente dalla nazionalità. Spero che il termine “gemellaggio” non sia troppo spinto, ma in fin dei conti niente altro si tratta che del legame simbolico e reale che ho con l’Austria e che vorrei trasmettere con i miei posts, per far conoscere le due realtà diverse ma con molti punti in comune fra loro. Come ho scritto anche nel mio primo articolo: “Riunire Austria ed Italia sotto un tetto che è l’Europa del mio cuore: questo blog.

http://einmalsalzburgeritorno.com

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About the Author

- Vivo divisa fra Austria-Italia, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Per cui se posso rendere più semplice la vita a qualcuno, non mi tiro certo indietro.