Published On: gio, Ott 20th, 2016

Il riconoscimento degli anni di studio ai fini pensionistici in Germania può essere conveniente

Carissimi scappini, dopo un’assenza di qualche mese dettata da un eccesso di impegni sia personali che lavorativi, eccomi di nuovo qui a parlarvi di un tema che risulterà per molti decisamente interessante.

Come molti di voi sapranno la legge consente in molti paesi di effettuare il riscatto degli anni di studio ai fini della contribuzione pensionistica. Detto in termini più semplici, potete “scalare” questi anni dai periodi contributivi necessari per arrivare alla pensione e quindi arrivarci “prima del previsto”.

Dato che le previsioni su questo fronte non si presentano estremamente rosee, guadagnare qualche anno di libertà dal lavoro prima di raggiungere la “quarta età” non è male!

A questo punto è necessaria una premessa. Per decidere se per voi sia conveniente ottenere il riconoscimento degli anni di studio in Germania, è necessario chiarire cosa vi aspetta al momento in Italia da questo punto di vista.

L’INPS, ovvero l’ente previdenziale italiano, prevede già la possibilità di riscattare gli anni di laurea. Si possono riscattare gli anni di corso previsti dal proprio ordinamento: restano quindi esclusi i c.d. anni “fuori corso”. Detto così sembrerebbe fantastico. Il problema è che per ottenere il riscatto bisogna pagare e l’importo in questione cresce con l’aumentare dei contributi già versati al momento della richiesta. Questo significa che da neolaureati il riscatto vi potrebbe costare diciamo (faccio un esempio) intorno ai 22.000 Euro; richiedendo la stessa operazione all’età di 45 anni, avendo nel frattempo lavorato e versato contributi, questa cifra (non si capisce bene perché) aumenta, arrivando circa al doppio di quella iniziale. Non posso essere più precisa in quanto (oltretutto) la cifra viene ricalcolata in base a quanti contributi lavorativi avete versato fino a quel momento: più avete versato, più pagate per il riscatto.

Per chi fosse interessato, nella pagina internet dell’INPS si trovano tutte le informazioni relative, compresi alcuni esempi su come vengono calcolati gli importi e un’applicazione per la simulazione del vostro riscatto.

http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b7654%3b6748%3b&lastMenu=6748&iMenu=1&iNodo=6748&p4=2

Chiaramente oltre ai periodi contributivi, con questo tipo di operazione riscattate anche i contributi in denaro, andando a ricevere una pensione più elevata. Risulta sensato fare un calcolo rispetto a questa operazione prima di effettuarla, ovvero vedere quanto aumenterà la vostra pensione rispetto alla cifra che si deve versare per ottenere il riscatto.

Dato che questa procedura non ha ottenuto un particolare successo e questa tecnica di riscatto ricorda molto il “rapimento” degli anni di laurea, c’è attualmente un dibattito politico in corso sull’eventualità di correggere le regole ed ottenere la possibilità di un riscatto più flessibile ed economicamente più affrontabile.

In Germania il riconoscimento degli anni di studio funziona in modo diverso.

Innanzitutto si riscattano solo i contributi c.d. “figurativi”, ovvero potete ottenere il riconoscimento dei periodi contributivi ma non i contributi in denaro. In compenso, la procedura è gratuita e si possono far riconoscere fino ad 8 anni di studio.

Per coloro che come me non desiderano avventurarsi da soli nella giungla della burocrazia tedesca, ho preparato una piccola guida su come muovervi per richiedere il riconoscimento degli anni di studio.

Restate sintonizzati su scappiamo.net per un’altra interessante lettura!

A presto! ☺

Laura

commenti

About the Author

- Laura vive a Monaco di Baviera dal 2013. Nonostante una laurea “cum laude” in architettura, si è trovata a far fronte alla crisi cambiando settore professionale. Sfruttando la passione per le lingue straniere ha lavorato nel settore del turismo, alternando collaborazioni con tour operator nazionali a periodi di insegnamento nella scuola pubblica. Assunta come Manager per un’azienda di Norimberga, ha potuto perfezionare la lingua tedesca, alla quale si aggiungono l’inglese, lo spagnolo e il francese. Dopo un periodo di pausa, non trovando più la necessaria soddisfazione lavorativa in Italia, ha deciso di ripartire da zero spostandosi a Monaco di Baviera. Nonostante le numerose difficoltà iniziali nel trovare un impiego adeguato, Laura lavora attualmente nell’ambito della gestione del progetto e del cliente per un'azienda di respiro internazionale. Nel tempo libero non perde occasione per collaborare con diverse associazioni italo-tedesche, scrivendo anche articoli giornalistici e brevi testi riguardanti la vita degli italiani all’estero.